XXI TROFEO SAN GREGORIO MAGNO
1ª PROVA DEL GRAND PRIX PROV.LE FIDAL 2019
Il diario della corsa
di Remigio Di Benedetto
Sono le tre e tre quarti pomeridiane, un orario che spesso mi vede impegnato nella “pennichella”, il “riposino” che piace a molti e rigenera aiutando a completare le fatiche della giornata; ma non sono sul divano di casa, sono sotto un gonfiabile! E non è un sogno, è proprio la realtà, quella della prima prova del Grand Prix Provinciale FIDAL di corsa 2019 che finalmente “apre i battenti” anche nella la provincia di Catania.
Siamo a San Gregorio di Catania e il Presidente della Fiamma San Gregorio, Biagio Di Mauro, come ogni anno ha inserito come sorpresa nell’uovo pasquale dei podisti catanesi il Trofeo San Gregorio Magno giunto alla sua XXI edizione. Non siamo in molti ad avere rinunciato al “sonnellino” pomeridiano e allora come si dice: “pochi ma buoni!”. Nessuno di noi ha però la faccia insonnolita e non potrebbe essere diversamente, perché l’eccezionale speaker, Michele Gruttadaura da San Cataldo, con la sua voce energica e i suoi simpatici commenti, ci mantiene tutti ben svegli.
Il colpo di pistola, una volta tanto “ben riuscito”, dello starter, ci lancia sul tradizionale circuito sangregoriese. Siamo alla prima batteria comprendente “anziani” over 60 e tutte le rappresentanti del “sesso debole”; e sono proprio due donne, l’agguerrita coppia Suelen Spitaleri (SAL Catania) e Mika Iwaguchi (Fiamma San Gregorio), a scattare subito in testa alla gara e io… a corrergli dietro. Mika prende subito l’iniziativa e inizia a “tirare”, poi è Suelen che passa a condurre. Le due simpatiche amiche podiste, di “debole” non mi sembra abbiano proprio nulla. Alternandosi al comando, impongono alla gara un bel ritmo, “viaggiamo” sotto i 4 e 15 al chilometro; mi sento un po’ “beato fra le donne” ma fatico non poco per mantenere il loro passo. La “storia” della gara è tutta nella lotta fra Suelen e Mika; a un certo punto sembra abbiano raggiunto un “accordo”, corrono fianco a fianco, ma è solo un’apparente alleanza. Formiamo un bel trio il cui ritmo aumenta in prossimità dei passaggi dal gonfiabile, quasi che Suelen e Mika vogliano mettersi in mostra e io.. sempre al loro seguito. Siamo al quinto giro, Suelen dopo avere forse forzato il ritmo oltre le sue attuali possibilità, perde qualche metro e Mika “appresa” la notizia, forza a sua volta l’andatura. All’ultimo passaggio dal gonfiabile, Michele, l’allegro speaker sancataldese, annuncia che si è formata una “nuova coppia”, podistica naturalmente, io e Mika. E’ il sesto e ultimo giro, non sento più i passi di Suelen alle nostre spalle e penso sia molto in ritardo. La “contesa” per la vittoria della batteria è ormai tra me, Mika e i suoi occhi a mandorla. Nel tratto in lieve discesa del circuito di 850 metri, Mika, come ha fatto in tutti i passaggi dei giri precedenti, rallenta leggermente, quasi voglia prendere il fiato per il rettilineo finale che è invece in lieve salita. Siamo alla larga curva finale, Mika la affronta in perfetto “equilibrio” fra la “forza centrifuga” che la spinge verso l’esterno e la “forza centripeta” che la trattiene al centro. Siamo agli ultimi 150m, vediamo il gonfiabile avvicinarsi e sentiamo le grida di chi assiste alla gara sempre più ad alto volume. La simpatica e caparbia ragazza “made in Japan” è davanti a me di qualche metro, quasi l’affianco, potrei tentare la volata finale su di lei, ma preferisco lasciarle il sicuro piacere di tagliare per prima il traguardo, sarà per un’altra volta.. Suelen è sotto il gonfiabile dopo qualche secondo, complimenti anche a lei. A seguire tutti gli altri, tra i quali Santi Caniglia (Pol. Militello) “reduce” dal mondiale in Polonia, Maurizio Scalzo (Fiamma San Gregorio) molto volenteroso ma in lotta ancora con problemi fisici e il dott. Antonio Carbonaro (Fiamma San Gregorio), al suo rientro dopo alcuni anni di assenza dalle corse, che sono sicuro “partorirà” una bella stagione di gare; “chiude” la batteria Anna Maria Irrera (UNVS Fontanarosa), brava anche lei.
La seconda batteria è naturalmente tutta al maschile, “giovani” quarantenni e cinquantenni e “giovani autentici” affrontano la gara su una distanza doppia rispetto a over 60 e femminucce: dai 5,1 si passa ai 10,2 chilometri. Ma i ritmi sono ben diversi dalla prima batteria, chi guida la corsa sfreccia a meno di 4 primi al chilometro. Prende il volo nei primi giri proprio un cinquantenne, Filippo Caudullo (Correndo per Acireale) ma il giovane Antonio Di Mauro (Podistica Jonia Giarre) lo tallona a distanza per tutta la gara e nel finale riesce ad avere la meglio, alle loro spalle il simpaticissimo Francesco Signorelli, lo “specialone” del podismo catanese.
Siamo alla premiazione: c’è il saluto del Sindaco di San Gregorio, Antonio Corsaro, del presidente Di Mauro e poi “a pioggia” coppe e targhe per podisti e non. Per tutti gli auguri per la Santa Pasqua.
Seconda puntata del Grand Prix Provinciale FIDAL di corsa 2019, domenica 28 Aprile a Catania, nell’attesa ci godiamo Pasqua e Pasquetta.